Midnight Miracle

fanfiction


By Berry



Un raggio di sole penetrò nella stanza di Mitsuki, quasi accarezzandole il viso candido. La ragazza socchiuse le palpebre. Per un attimo i suoi occhi vagarono, confusi, nella stanza. Aveva sognato, quella notte. Uno di quei sogni pallidi e caldi, dai quali fai fatica ad uscire. Mitsuki sospirò, cercando di ricordare con le prime forze mattutine, cosa mai avesse visto nel sogno. Ricordava il mare.. un mare calmo, aperto e desolato. Le onde, placide, si infrangevano sugli scogli e alcuni rosei pesciolini guizzavano veloci, tra la spuma bianca. Di quello splendido musical che era il paesaggio, lei era una semplice spettatrice. Le canzoni intonate dalle onde cristalline, si stagliavano sulla spiaggia, mostrando tutto il loro fascino orientale, per poi ritirarsi di nuovo tra la spuma, con malizia quasi impercettibile. I candidi pesciolini danzavano tra i flutti, ignari del mondo, simulando una sensuale e pura danza sconosciuta. E lei, Mitsuki, guardava tutto questo non con la serenità consueta, ma con un senso di profonda amarezza. Nel sogno si sentiva impotente, incapace di qualsiasi gesto che turbasse la purezza di quel luogo fatato e quasi magico. Le pareva di ricordare che ad un tratto un raggio di sole le avesse ferito lo sguardo...
<Buongiorno Mitsuki!> una voce squillante la raggiunse alle spalle, e quel momento di calma apparente svanì. <Mmh..?> mugugnò, alzandosi a sedere sul letto, ancora assonnata. Meroko le stava accanto, seduta composta. <Buongiorno!> ripeté con un sorriso. <B-Buongiorno anche a te!..> balbettò Mitsuki presa alla sprovvista. Meroko, l'amica di sempre. In passato era stata innamorata di Takuto, il Messaggero di Morte con il quale forma la coppia dei Negiramen. Mitsuki ricordava con apprensione quel periodo. In quell'anno la scalata verso il palcoscenico era iniziata con fatica, e aveva dovuto fronteggiarsi con più rivali, benché non fosse nella sua indole. Meroko le era sempre rimasta accanto e, nonostante i diverbi e i capricci, si era sempre dimostrata una ragazza leale, sincera e molto spontanea.. forse troppo spontanea. <..Che succede?..> chiese Mitsuki, stropicciandosi gli occhi in attesa di una risposta. <Nulla! Perché dovrebbe succedere qualcosa?> rispose Meroko, tutta pimpante. Mitsuki la guardò, perplessa, poi afferrò la sveglia.
<Se mi svegli alle sei del mattino, qualcosa deve essere successo!> Meroko ridacchiò. <..Era solo per ricordarti che oggi hai un servizio fotografico!> sorrise. Mitsuki annuì, convinta. Tra non molto, infatti, sarebbe uscito il suo terzo MaxiSingolo, in cd. Doveva assolutamente realizzare la cover prima della prossima settimana. E ancora non aveva idea da dove cominciare.
Meroko all'improvviso si alzò e, canticchiando, infilò con un guizzo un cd nello stereo che troneggiava nella camera di Mitsuki. Premette il tasto di avvio, ed una musica soave dilagò nella stanza, rompendo quel silenzio di cristallo.
Dapprima Mitsuki non capiva di che canzone si trattasse. Assonnata com'era, faceva ancora fatica a tenere gli occhi aperti e fu per un attimo mossa dall'istinto di rituffare la testa nel cuscino. Ma decise di resistere, per compiacere la tenera amica. Meroko alzò il volume. Mitsuki decise di ascoltare con maggior concentrazione.
Erano note decise, timbrate su un ritmo regolare e lento. Era una melodia triste, che però lasciava, grazie e deboli segnali, intravedere un barlume di tenue speranza, confusa da tanta solitudine. Una voce iniziò a cantare.
Mitsuki drizzò le orecchie, per esclamare subito dopo <Oh, no.. ancora quella!!> e si rituffò delicatamente sul cuscino, come si era proposta poco fa, tirando le coperte fin sopra il naso. Sentì Meroko ridacchiare. Infatti era la canzone incisa da Full Moon, ovvero proprio Mitsuki, un anno fa. La sua prima canzone... <Possibile che tu non abbia un po' di fantasia, Meroko..?> mormorò, tra i denti, Mitsuki. Poi però sorrise.
<Ma Mitsuki.. questa canzone è stupenda!> esordì Meroko, saltellando.
<Senti questo passaggio, poi! È semplicemente.. divino!!> Aggiunse l'amica. Era euforica. Mitsuki molto meno. <Meroko.. ti prego spegni quell'affare..!!> esclamò Mitsuki, sovrastando la musica. Meroko però non la ascoltava più: aveva afferrato, in sostituzione ad un fantomatico microfono, il telefono cellulare della ragazza e stava cantando a squarciagola. Mitsuki si tappò le orecchie, spingendo ancora più su le coperte. Tutte le mattine la solita musica.. in tutti i sensi.
La porta scorrevole, di scatto, si aprì. Mitsuki non volle nemmeno guardare chi era, perché tanto sapeva già la risposta. Meroko non accennava minimamente a smettere di cantare, stonando. <..Mewoko, adeccio batta..!!> esclamò una voce ovattata maschile. Meroko smise di cantare, annoiata. <Ma insomma Takuto! Tu limiti la mia creatività!> sbottò la ragazza dai lunghi capelli rosati. Mitsuki si decise finalmente ad alzarsi nuovamente a sedere sul letto, tanto per godersi quello spettacolo che ogni mattina si ripeteva. Takuto, in pigiama e con lo spazzolino da denti in bocca, fronteggiava Meroko, con un'espressione tra il furioso e l'esasperato.
<Attro che cheatività!! Stai dittubando la quiete pubbliha!!..> <Finisci di lavarti i denti, maleducato! Così non capisco nulla!> e detto ciò, Meroko alzò nuovamente la musica e cominciò nuovamente a cantare, più forte di prima.
Takuto incrociò gli occhi di Mitsuki, che alzò le spalle, sorridendo. Takuto arrossì un poco e poi, con un mezzo sorriso, chiuse la porta, tornando in bagno. Mitsuki si rituffò per l'ennesima volta sul cuscino. Sarebbe stata una dura giornata... <Mitsuki! Mitsuki!> <Dimmi, Meroko...> <Guarda questo! Che te ne pare??> L'amica coniglietta le mostrò un lungo abito dorato, con pizzo candido sul colletto in pelle scamosciata. Mitsuki rimase un attimo sconcertata. <Allora? Non è favoloso? Sarai irresistibile!!> esclamò l'amica, fiera. <Ehm.. Meroko.. non mi pare il caso..> azzardò, Mitsuki. <..E perché?!> <Mi pare troppo.. vistoso, ecco! Non devo andare a una sfilata!> Mitsuki si fece più seria, sempre mantenendo il sorriso sulle labbra.
Meroko sembrò indispettita, ma solo per un istante. <Non ti accontenti mai, tu, eh?!> si limitò a dire, prima sfoggiando il solito broncio e poi nascondendolo dietro un fuggevole sorriso scherzoso. Mitsuki ricambiò il sorriso, tornando a meditare davanti all'armadio. Ma la tregua durò poco. <Mitsuki! Mitsuki!> <Dimmi, Meroko...> <Guarda qua! Non è mitico??> stavolta la ragazza era tornata alla carica con una mini super corta, e un top attillato, in pelle nera con risvolti bianchi. Mitsuki arrossì violentemente.
<Meroko!! Non potrei mai indossare una roba del genere! Ma dove l'hai presa?!> esclamò, imbarazzatissima. <Nel mio guardaroba, ovviamente!> Meroko assunse una punta di malizia. Takuto, che fino ad allora, aveva assistito alla scena seduto con la schiena alla parete, intervenne, con aria scocciata <Meroko adesso piantala! Il tuo atteggiamento non giova alla situazione! Stai solo disturbando Mitsuki, e di questo passo arriverà in ritardo!> si alzò, passandosi una mano tra i morbidi capelli castani. <Takuto tu non capisci niente di moda!!> esplose Meroko in uno sbuffo. <..E non ne voglio sapere! Quello di cui sono solo certo è che è da stamattina che non lasci a Mitsuki un attimo di pace! L'hai seguita pure in bagno! Ma cos'hai oggi?!..> Takuto si passò una mano sulla faccia, esasperato.
Meroko divenne frivola. <Oggi Mitsuki ha una prova importante! La cover dei cd è una tappa fondamentale!> <Ma.. non è la prima volta che Mitsuki progetta una cover!> ribattè Takuto, cocciuto. <Takuto, le cover sono sempre determinanti nella produzione di un cd! Tanto più che questo sarà il primo disco ad essere esportato all'estero!> Meroko pareva sognante.
<..Questo è vero, ma non è un buon motivo per assillare in questo modo Mitsuki!> Takuto non pareva demordere. La ragazza in tanto, non sapeva se interromperli o meno. <Ehm.. ragazzi..!> azzardò, ma non servì a molto, dato che Meroko ripartì all'attacco. <Tu pensi questo?! E invece io la sto solo aiutando!!> <Ehm.. Meroko.. io ti ringrazio del tuo aiuto.. davvero.. ma credo di aver già scelto cosa indossare, per oggi.> fece Mitsuki, calma ma determinata. Meroko abbassò i pugni. <..Davvero?> chiese, sospettosa. <Certo.> <Ah..> Takuto, all'improvviso, afferrò Meroko per un braccio e trascinandola fuori dalla stanza, esclamò <Visto?! Senza di te se la cava benissimo! Ora andiamo!> <Uaah..! Takuto lasciami..!!> rideva Meroko, quasi divertita. Prima di uscire, però, Meroko riuscì ad azionare nuovamente lo stereo, che emanò la sua musica a tutto volume. La porta si chiuse poco dopo, lasciando Mitsuki finalmente sola, che corse subito ad abbassare il volume decisamente troppo alto. Fece come per spegnere lo stereo quando partì il ritornello della sua canzone, incisa un anno fa.. Angel... Guardami ti prego.. cercami... sono una piccola luna nel grande cielo stellato... Quando mi avrai trovata.. io... ti guiderò ovunque tu vada..
e mi tufferò nell'oceano più blu.. recuperando i frammenti di te... Mitsuki spense lo stereo. Si portò una mano alla bocca e sentì gli occhi iniziare a frizzare. Segno che le lacrime erano vicine. Quella canzone... le ricordava.. il suo Eichi... Tornò velocemente al suo armadio. Non era il momento di pensare a nulla.
A nulla...
<..E poi Mitsuki dovrai ovviamente dare istruzioni ai tecnici e ai cameraman, per le inquadrature e tutto il resto. A proposito, hai qui quel foglio che ti ho dato? Ah, eccolo..! Molto bene. Spero, anzi, sono sicura che tu abbia già un idea di come realizzare la cover.. non è vero?> la Oshige sembrava davvero presa dalla cosa. E Mitsuki era stordita. Erano in macchina da più di mezz'ora e ancora non era riuscita a catalizzare i suoi pensieri sul suo lavoro di oggi. La sua mente vagava da altre parti.
<..Mitsuki? Mitsuki, ci sei?!> <A-Ah! Certo..!> la ragazza sussultò.
<..Mi sembri un po' fuori forma, o sbaglio?> la Oshige, la sua manager, sorrise.
<Forse hai dormito male..?> chiese. Mitsuki stava per dire -Sarebbe più giusto affermare che mi sono svegliata male-, ma si trattenne, limitandosi a scuotere la testa. <Ok.. stavo chiedendoti se hai già qualche idea per la cover, o se improvviserai sul momento come sempre.> Mitsuki si sentì avvampare dalla vergogna. <Ma no! Non ti sto criticando affatto. Ti sei sempre affidata all'istinto e questo ha sempre giovato. Pensa che la cover del tuo ultimo cd è stata la più votata sui siti web specializzati! Ha raggiunto il top in poche settimane! Ed è ancora in classifica, nonostante siano passati mesi!> la Oshige era al settimo cielo.
Mitsuki sorrise, imbarazzata lievemente.
Arrivarono nel luogo prescelto per la realizzazione della copertina del cd venti minuti dopo. Una grande spiaggia, dove troneggiava un'enorme scogliera. Le onde cristalline si schiantavano sugli scogli con forza spaventosa.
<Uaaah!> Mitsuki scese dall'auto, elettrizzata come non lo era da tempo. <Qui è bellissimo!!> esclamò, alzando le braccia al cielo e respirando a pieni polmoni quell'aria marina. <Già!> sospirò la Oshige, sorridendo davanti a tanta ingenuità.
I cameraman e i fotografi specializzati erano già sul posto, e le salutarono con ampi sorrisi. La manager si diresse immediatamente verso di loro, spiegando qualcosa e gesticolando. Mitsuki invece, tornò subito a concentrarsi sul mare aperto e su quello spettacolo mozzafiato. Poi cercò con gli occhi Takuto e Meroko.
<Mitsuki siamo qua!> sentì gridare il ragazzo. Si voltò, e li vide, seduti sopra l'auto della Oshige. Meroko sprizzava felicità da tutti i pori mentre Takuto pareva sempre più distrutto. Mitsuki corse loro incontro. <Visto che bello?> sorrise, indicando il mare sconfinato. Takuto gli lanciò un'occhiata e annuì, stanco, mentre Meroko saltò giù dal tettuccio della macchina. <Questo posto è.. perfetto!! Si, semplicemente perfetto!! Metticela tutta Mitsuki!> esclamò, saltellando con gaudio.
<Sicuro!> rispose la ragazza, che finalmente iniziava a concentrarsi sul proprio lavoro. <A proposito.. sicuramente hai già un'idea di come realizzare la cover, no?> chiese Meroko, sull'orlo dell'impazienza. Mitsuki rimase un attimo bloccata.
<Ehm.. veramente io.. non ci ho ancora pensato..> disse, abbassando il capo. Takuto la fissò. <Coosa?! E come pensi di dirlo alla Oshige?> Meroko pareva infastidita di fronte a tanta superficialità. <L'ho già detto!> Mitsuki parve riprendersi.
<..E lei..?> Meroko pareva sospettosa. <Ha detto che è ok, ed ha piena fiducia in me.> <Meglio così!> intervenne Takuto, scendendo anche lui dall'auto. <Mi raccomando...> iniziò il ragazzo, guardando negli occhi Mitsuki. Lei si sentì avvampare, ma annuì. Uno scambio muto di battute, che Mitsuki amava più di tutto. Poi corse dalla Oshige, che la chiamava. Takuto la guardò andarsene, e sospirò. Meroko sorrise.
<..Oshige, possiamo fare una pausa?..> <Ma certo Mitsuki.. vai a fare una passeggiata, ti farà bene.> rispose la manager, facendo un cenno al capo dello staff di fotografi. Mitsuki/Full Moon era distrutta. Moralmente, soprattutto.
Aveva passato ben tre ore a provare pose per la cover, a selezionare paesaggi e a scartare quelli che non erano suggestivi. Poi c'erano i problemi con l'abito. Ne aveva, qualche giorno addietro, progettato uno. Lo staff della Oshige gliel'aveva fatto trovare pronto, lavato e profumato. Pelle scamosciata, risvolti di pizzo rosa e bianco, tulle di raso e ancora pizzo... Adesso lo stava indossando ma stranamente, pareva non piacerle più. Era in piena crisi, insomma.
Takuto e Meroko erano stati tutto il tempo a guardarla ma mentre il ragazzo era silenzioso, Meroko continuava a strillare consigli e dritte per Mitsuki, che non sapeva fermare quel fiume in piena che era la coniglietta. Full Moon si diresse verso la piccola radura che costeggiava la scogliera. Si, voleva andare lì. Magari avrebbe trovato il suo luogo magico, la sua ispirazione. Camminava eretta, ma lo sguardo era stanco, come se già si aspettasse di trovare una delusione. Takuto e Meroko erano indietro, intenti a non disturbarla troppo. Un vasto cespuglio di rovi divideva Mitsuki dal panorama stupendo della scogliera. La ragazza decise di tentare e trovare una via alternativa. Notò, tra la spine, un minuscolo passaggio che qualcuno aveva praticato in precedenza. Vi passò attraverso, ma l'imprudenza lanciò i suoi dadi e il vestito della ragazza subì diversi tagli. <Acc..> mormorò Mitsuki, dolorante. Per fortuna non si era ferita, ma l'abito aveva subito danni consistenti. Stranamente, non ne fece un dramma e si diresse a passo felpato, verso la ripida scogliera.
Ma qualcuno l'aveva preceduta. Era un ragazzo. Non troppo alto, fissava assorto il mare aperto e quel tramonto così abbagliante e perso. Indossava una camicia azzurrina, e dei jeans semplici, ma decisamente troppo lunghi. Mitsuki dapprima fu alquanto sorpresa di trovare già qualcuno sulla scogliera, per di più a quell'ora tarda. Fece per fare un passo, quando si bloccò di colpo. Infatti il ragazzo aveva mostrato il suo profilo, senza accorgersi di lei. Mitsuki aprì la bocca, ma taque.
Quel profilo... quegli occhi.. <..E...> balbettò, incapace di finire. Il ragazzo però l'aveva sentita, e si voltò verso di lei, con fare disinvolto. Mitsuki si portò le mani alla bocca <...EICHI!!!> quasi lo gridò e poi iniziò a correre verso di lui, più in fretta che poteva. Come poteva essere..?! Eichi, il suo Eichi, era lì davanti a lei.. la guardava... era in piedi.. col suo sguardo dolce adesso sorrideva... com'era possibile..?
Ma a Mitsuki rispondere a questa domanda non importava affatto. L'unica cosa di cui era sicura, era che lui era lì, davanti a lei. Mentre correva, affannata dallo sforzo, continuava a fissarlo e sentì le prime lacrime scorrerle sul viso puro.
La vista le si offuscò, ma continuò a correre. <..Eichi... eichi... eichi...> continuava a ripetere, quasi delirando. Arrivò davanti a lui, ma non si fermò.
Spiccò un leggero salto, e lo abbracciò, stringendolo forte. <..Eichi..!!> non trovava altre parole, se non il suo nome. Sentì il ragazzo sfoggiare un sorriso.
E sentì le sue mani calde e sicure abbracciarla, come da sempre ella desiderava. Mitsuki non riusciva a smettere di piangere. Tutto ciò le pareva un sogno. Un bellissimo, stupendo, irrinunciabile sogno che non desiderava finire tanto presto. Dopo attimi di interminabile felicità, Mitsuki si staccò dal ragazzo. <..Eichi.. ma come..?!> iniziò, ma non poté finire la domanda, perché Eichi le aveva posato un dito sulle labbra, sorridendo. Mitsuki arrossì violentemente.
Dalla radura addietro, si sentì un fruscio promettente. Eichi spalancò gli occhi, come allarmato. Mitsuki si voltò, e sentì una mano del ragazzo accarezzarle il braccio e poi lasciarla del tutto. Dai cespugli spinosi, apparve Takuto, dolorante e pieno di graffi. <Eccoti finalmente..!> esclamò, sorridendo. Mitsuki sorrise a malapena, volgendosi verso... <EICHI.. DOVE SEI?!..> gridò, disperata. Il ragazzo era scomparso.
Davanti a lei, solo il mare. E quel tramonto, ora tanto irritante. <..Mitsuki ma cosa..?> Takuto le si avvicinò, senza capire. <..EICHI.. TORNA QUI.... EICHI...> continuava a ripetere Mitsuki, scoppiando in lacrime. Poi cadde in ginocchio sulla roccia umida e tagliente. <Mitsuki che ti succede?!> Takuto le si fece vicino, preoccupato.
<Mitsuki.. Mitsuki, guardami! Che hai?!> ripeté il ragazzo, prendendola per le spalle e costringendola ad alzare il capo.
<..Ei.. chi...> balbettò tra le lacrime la piccola. <..Eichi..?> Takuto era perplesso. Cosa c'entrava Eichi, adesso? <..Eichi.. era qui...> <Qui?! Ma.. Eichi è morto, Mitsuki..!> La ragazza ebbe un sussulto. <..Io l'ho visto, Takuto.. credimi, non è una bugia.. lui.. era qui. Davanti a me.. So quello che dico..> Mitsuki pareva supplice. Takuto restò immobile per un attimo. Poi sbatté soavemente le candide ali da Messaggero, in segno di nervosismo. <..Mitsuki io ti credo.> disse infine, sospirando.
Poi, improvvisamente, l'abbracciò, tenendola stretta a se. La ragazza non oppose resistenza, perché il calore che emanava il ragazzo la rassicurava.
<..Io ti voglio bene, Mitsuki. E.. ti proteggerò.> sussurrò Takuto all'orecchio di Mitsuki. Lei spalancò gli occhi, poi nuove lacrime amare scesero sulle sue guance. D'istinto, lo abbracciò anche lei. <..Io.. non potrei mai dirti di dimenticare Eichi. Non è giusto, e non devi farlo. Vorrei solo che tu guardassi avanti, Mitsuki..> aggiunse Takuto, con voce dolcissima. Mitsuki, staccandosi un poco, lo fissò. Per un attimo, il volto di Eichi si sovrappose a quello di Takuto. <..T..Takuto, io...> iniziò, benché non sapesse bene come terminare. La voce era come bloccata. Dall'emozione? Dalla visione di Eichi? Questo non lo sapeva nemmeno lei.
<..Se vedrai nuovamente Eichi,..> la interruppe Takuto, venendole incontro.
Mitsuki lo guardò negli occhi, assorta. <..Se lo rivedrai.. ti prego, digli di non preoccuparsi troppo per te. Ci sono, e ci sarò, io a proteggerti. Sempre.> Takuto la strinse ancora a se. <..Non ti lascerò tanto facilmente, Mitsuki.> sussurrò ancora. Sullo sfondo del tramonto lussureggiante, un bacio incorniciò la sera, ormai buia. Una candida luna piena si fece strada tra le nuvole e pareva dominare su tutto.
<Takuto..>
<Dimmi, Mitsuki.>
<Tu.. pensi che Eichi sia fiero di me?..>
<Sicuramente.>
<Lo spero...>
<Non ne dubitare. In tutti i sensi possibili, sono certo che Eichi è orgoglioso di te. Di cosa sei diventata, e di come diventerai.>
La voce di Takuto era come un canto, per Mitsuki. Un canto dolce e melodioso. Unico.
D'un tratto, dalla pallida luce della luna, si formarono tanti piccoli sprazzi di luna, parvero cadere sul mare cristallino. Si unirono, in uno spettacolo di luci e colori incredibile. Mitsuki osservava il tutto con incredulità. <Takuto...> <Mh?> <..Guarda là...> la ragazza indicò il mare, e quel punto in cui un mirabile gioco di luci stava accadendo.
Anche il ragazzo fu attento. All'improvviso, come chiamate da chissà cosa, quelle piccole e tenui luci si unirono, alzandosi un poco dal mare.
E lì, tra quella nube di luce fantastica, Mitsuki fu certa di aver visto il suo amato Eichi. <..Eichi.. sei qui...> pensò la ragazza, trattenendo le lacrime.
Il ragazzo la guardò per un attimo e poi sorrise. Mitsuki ricambiò, arrossendo timidamente. Ad un tratto tutte le lucine si spostarono avvicinandosi a loro, in particolare a Takuto che rimase perplesso un secondo.
Poi spalancò gli occhi. <..E..Eichi..?!> mormorò, balbettando.
Si voltò di scatto verso Mitsuki, che sorrise, mentre una lacrima, forse l'ultima, le scivolava via. Eichi sorrise a Takuto, che ricambiò un po' titubante. Quella situazione pareva assurda, eppure così reale.. Sul volto lucente di Eichi, comparve un velo di tristezza, a cui seguì un ampio sorriso. Poi con un movimento sottile e rapido, sussurrò all'orecchio di Takuto <..Te l'affido..> e con un guizzo, le luci si diramarono, formando tante piccole e luminose colombe celesti che scomparvero dietro la luna piena. Seguirono attimi di silenzio, una pausa interminabile che aveva il profumo dell'eternità. Mitsuki, inebetita, guardò Takuto che era rimasto immobile.
Poi tornò a fissare la luna piena. <Full... Moon...> mormorò, assorta nei suoi pensieri. Intanto si era fatto buio. Non sapeva nemmeno che ore fossero, e si era scordata completamente del suo lavoro, della cover da realizzare.
Ad un tratto, sentì alle sue spalle un CLICK!
Si voltò, e Takuto fece lo stesso, nel silenzio più assoluto.
La Oshige, a capo di un'equipe di cinque o sei fotografi, era dietro di lei e sorrideva, soddisfatta. <..O-Oshige!> esclamò Mitsuki, perplessa e stupita. <..M-Mi scusi la prego.. solo che.. ho perso la cognizione del tempo e.. non volevo.. mi dispiace..> balbettò, con foga Full Moon.
La Oshige alzò le spalle, sorridendo ancora. Poi porse a Mitsuki una foto.
<..Beh, anche questa volta hai fatto centro, Full Moon!> disse con tono fiero.
Mitsuki prese in mano la foto lucida, con cura e una riverenza quasi impercettibile.
Mostrava una ragazza che, sulla scogliera, fissava la luna piena. Aveva uno splendido vestito, che Mitsuki riconobbe come suo, strappato in vari punti. Come fondale, un bellissimo mare aperto, immerso nel buio della notte. In lontananza, sovrapposta alla luna, si poteva distinguere a malapena una.. colomba. Eichi...
Mitsuki guardò di sottecchi Takuto, sorridendo. Lui ricambiò con un sorriso dolcissimo. La ragazza arrossì. <Sono io...?> mormorò alla manager, che annuì.
<..Una cover fantastica, non trovi?> esclamò, felice. Mitsuki fece segno di si, con la testa. Involontariamente, aveva realizzato una bellissima copertina, con un piccolo aiuto dal cielo. La Oshige riprese la foto, mentre si dirigeva a congedare i fotografi, con mille ringraziamenti. Poi tornò da Mitsuki, un attimo <Ah, quasi dimenticavo! Immagino tu abbia già scelto il nome del tuo nuovo cd, no?> poi sorrise, incoraggiante. <Si.> rispose Mitsuki, con un lungo sospiro. Takuto la guardò, stupito.
D'un tratto il cellulare della Oshige squillò, e lei disse frettolosamente <Bene! Stasera ti chiamo e me lo comunichi, ok? Ti aspetto alla macchina..> e poi si allontanò, gesticolando al telefono. Appena se ne fu andata, Mitsuki abbracciò di scatto Takuto. <Non dire nulla, ti prego...> sussurrò, sorridendo. Il ragazzo rimase, come promesso, in silenzio, e si limitò ad abbracciarla a sua volta.
Meroko, tra i folti alberi della foresta, sorrise a quella scena. <Quei due stanno proprio bene insieme,.. non è vero Izumi?>. Il messaggero accanto a lei annuì, con un sorriso rivolto al cielo. <Già.. proprio bene..> e strinse di nascosto la mano, alla sua Meroko. Si guardarono, sorridendo.
<Pronto, Oshige?.. Si, sono Mitsuki!> la ragazza intrecciò il cavo arricciato del suo telefono, come sempre faceva quando parlava all'apparecchio.
Takuto e Meroko erano davanti a lei, e stavano sgranocchiando biscotti glassati. Avevano fatto tutti molto tardi, ed erano rincasati insieme alle due di notte. Il viaggio era stato particolarmente lungo. <..Si, volevo appunto comunicarle il titolo del cd e ringraziarla per il lavoro svolto.. Ah, capisco, si..!> sorrideva Mitsuki.
Meroko afferrò l'ultimo biscotto del vassoio, e Takuto protestò. La ragazza al telefono fece loro segno di silenzio e poi indicò un altro vassoio, stavolta ricolmo di tramezzini gustosi. <..Il titolo? Certo!.. È..> Mitsuki fissò Takuto, che ricambiò con un sguardo dolce, come solo lui sapeva fare.
Mitsuki arrossì e disse, sorridendo <..MIDNIGHT MIRACLE!>.


Midnight Miracle giunge al termine..^^ Spero davvero che vi sia piaciuta, come vi siete innamorati di Full Moon, bellissimo manga di Arina Tanemura, il mio mito da sempre.^^ Vi prego di mandarmi le vostre impressioni e i vostri commenti, su questo sito davvero lodevole!^^ Grazie davvero!!^^
Credo che ben presto presenterò a questo sito web (ancora i miei complimenti!^^) un' altra fanfiction (già in lavorazione..^^)! Quindi, se Midnight Miracle vi ha conquistate (come spero! La speranza è l'ultima a morire, no?^^) controllate spesso questa sezione del sito!!^^
Sarò ben felice, comunque, di accogliere le vostre opinioni, come ho già detto, e le vostre eventuali critiche! Grazie ancora a tutti! (anche solo per averla letta)

Berry


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