THE TIME OF MY LIFE

fanfiction


By V@LE

- Sei carinissima, Bea!
- Ma questo vestito è troppo scollato!
- Ma che dici? E' perfetto- disse Nelly - li stenderai tutti! Tom non potrà non notarti!
"Speriamo" pensò Beatrice. Da quando si era trasferito in Francia, non l'aveva perso d'occhio. Ma, quasi sicuramente, era troppo impegnato a diventare un campione di calcio per accorgersi di lei.
- Ma ormai è fatta. E' diventato un campione come Holly, Benji e gli altri. Jenny è bella che sposata. E persino Amy è riuscita a farsi sposare da Julian. Manchi solo tu.
- Neanche tu porti la fede al dito.
- In compenso ho un moccioso di tre anni che mi gira intorno e un cucciolo nel ventre. La prossima volta ci torno sposata dalla Germania.
Bea si specchiò guardandosi tristemente. Forse non era proprio lui l'uomo giusto.
- Dai, Bea, non fare quella faccia. Se non riesce a vedere quanto sei bella e dolce, non ti merita. Ora vai a spacca tutto. - Ciao Nelly, e grazie.
Indossò il soprabito color panna e entrò nella limousine.

- Ancora auguri, Holly.
- Grazie Tom. Arrivederci e buona serata.
Tom abbassò la cornetta. Un'altra serata di beneficienza. Sarebbe dovuto rimanere alla Torre Eiffel tutta la sera. L'unica consolazione era che avrebbe rivisto Beatrice. Un'amica con cui parlare. Si diresse verso il parcheggio.

- Bea!
- Ciao Ingrid. Quanto tempo! Sei stupenda.
- Mai quanto te. Sei sempre la dolce ragazza del trio.
- Il nuovo album? Come va?
- Alla grande. Sono molto soddisfatta. Ma anche tu non scherzi: mi hanno detto che sei considerata una delle più brave cantautrici internazionali. E... a cuore, come stiamo?
- Non bene come speri.
- E' quello lì?
- Sì.
- Prima gli avrei spaccato la faccia. Ma ora sono più ragionevole. Non ti preoccupare, andrà tutto bene.

Tom aveva appena salutato un conoscente quando il suo sguardo si posò su una ragazza bruna, in un abito blu-mare scollato, che parlava vivacemente con la vicina: ora era molto più elegante e posata, ma era la Bea di sempre.
Eppure aveva qualcosa in più. La osservò attentamente. Poi capì. Ora era una donna, ancora più bella della ragazza italiana di anni prima. Si diresse verso di lei.
- Ciao, Beatrice.
Bea si girò di scatto.
- Buonasera Tom.
- Allora, Bea, io sto' in giro.
- A dopo, Ingrid.
Scomparse tra la folla.
Bea giocherellò un po' con i capelli.
- Come stai? Come va la carriera?
- Bene. Sono fortunata a poter fare questo tipo di lavoro. E... a te come va?
- Ho finalmente raggiunto il mio sogno. Non potrebbe andare meglio di così.
- Oh...
" Ho detto una cavolata" pensò Tom.
- Beh, io...
Non si era mai sentito tanto a disagio.
- Beatrice!
Il fratello di Bea arrivò in compagnia di un tizio con una macchina fotografica in mano.
- Ti vogliono i fotografi.
- Si, arrivo subito.
Si rivolse a Tom.
- Tra circa mezz'ora sarò in cima alla torre. Se mi devi dire qualcosa, mi troverai lì.
Si allontano.
Tom la fissò. Come faceva a sapere che doveva parlarle?

" Ho fatto una stupidaggine" pensò Bea tristemente.
- Allora? Niente?
- Beh, proprio niente no.
- Dunque?
- Gli ho detto che mi può trovare tra mezz'ora in cima.
- Non è così grave. Qual è il problema.
- Non verrà. E penserà che vorrò parlargli.
- Forza, sorellina. Non ci pensare. Te lo dico sempre: ai problemi bisogna pensarci quando si deve affrontarli. Ok?
- Ok.
- Brava sorellina.
Roberto aveva ragione. Non serviva preoccuparsene adesso. Quel che sarà sarà.

Se n'era reso conto anche prima, ma allora perchè continuava a considerarla un'amica e non una ragazza da amare, con cui stare insieme?
Pensando a questo, Tom si diresse verso la cima della torre. Entrò nella stanza.
"Non c'è nessuno".
Poco male. Avrebbe pensato a cosa dirle quando sarebbe arrivata. Non che sarebbe servito a molto. Davanti a lei si sentiva totalmente bloccato.
- Si, certo!
Bea stava entrando e parlava al cellulare.
- Mi piacerebbe moltissimo venire a pranzo con voi... senz'altro. Anche Avril?... fantastico. Si, a domani... ciao.
- Ciao.
- Ciao Tom.
Silenzio di tomba.
- Che confusione di sotto, eh?- disse Bea cercando di rompere il ghiaccio.
- Si... si sta molto meglio quassù... hai più avuto contatti con gli altri della compagnia?
- Si. Ho visto Nelly poco prima di venire. Ultimamente sta girando tutto il mondo con suo figlio. Prima di venire in Francia, è stata in Giappone. L'ultima è che Holly e Patty si sono messi insieme.
- Si, ho sentito Holly oggi per telefono.
"Basta girarci intorno" pensò Tom " è il momento della verità".
- Bea.
- Si?
- Io... devo dirti una cosa.
- Va bene, ti ascolto.
- Vedi, io... è tanto che siamo amici giusto?
- Si.
- Beh, io credo che col passare del tempo... insomma, io...
" Accidenti"
- Bea, la nostra amicizia è una cosa bellissima e non vorrei perderla per nulla al mondo, ma... io penso che...
Tom prese la mano della ragazza e la strinse.
- A me non basta più essere solo amici... Bea, io ti amo.
- Io... io non so cosa dire.
- Non devi dire niente- disse Tom posando il dito sulle sue labbra.
Mentre la città splendeva sotto di loro, si scambiarono un bacio che segnò la loro vita insieme, mentre da sotto proveniva la melodia tratta da Dirty Dacing, " (I've had) the time of my life".



Ciao. Visto che sia Holly che Benji hanno trovato l'anima gemella, mancava Tom, e quindi ho pensato di trovargli la ragazza. Chiedo scusa per aver rubato l'idea della canzone a Monica, ma, cerca di capire: Holly e Tom sono così amici che ho pensato di farli fidanzare allo stesso modo ( più o meno ). Accetto qualsiasi tipo di critica ( o complimento). Spero che vi piaccia. Ciaoooooooooooooooooooooo.



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