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By AMY


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Capitolo 3 il libretto, la chitarra e il lettino dell’infermeria

I giorni passavano in fretta…ormai era una settimana da quando Miyu,Lou e baumiao si erano trasferiti a casa di Kanata…tra pochi giorni sarebbe cominciata la scuola, e questo voleva anche dire incontrare persone nuove e spiegare la loro difficile convivenza…non sapevano proprio cosa e come fare…e se avessero scoperto l’esistenza di Lou? Che avrebbero fatto?

Questi erano i dubbi che attanagliavano la mente di Miyu…non sapendo proprio cosa fare decise di andare da Kanata che forse, almeno in questa situazione l’avrebbe potuta aiutare…

Dopo una serie di discussioni andate a vuoto, i due neo-genitori decisero di dire a tutti di essere cugini e che ogni qualvolta qualcuno fosse andato a trovarli,baumiao si sarebbe trasformato nel padre di Kanata, il signor saijoni…

Pensando come proteggersi, non si accorsero che il primo giorno di scuola era finalmente arrivato… ovviamente per kanata era solo un giorno in più,ma per miyu non era un giorno qualsiasi..no per niente…

- ragazzi, ho il piacere di presentarvi una nuova alunna che si stabilirà qui a scuola…miyu Kozuki…prego miyu entra… -

Miyu entrò…era terribilmente in imbarazzo – b buongiorno a tutti… io io sono miyu Kozuki e da oggi sarò vostra compagna di classe…- l’imbarazzo cresceva di minuto in minuto ma ad un certo punto la prof. disse – Miyu cara, dicci dove abiti-

 - Eh…a dire la verità io non ho una casa mia, io vivo a casa di Kanata…- non l’avesse mai detto…con queste sue ultime parole aveva scatenato l’inferno in classe…una ragazza dai lunghi capelli rossi si era infatti alzata brandendo un banco e mostrando i suoi occhi furenti… - #_# Miyu vive a casa di Kanata…la sera si daranno il bacio della buona notte e poi Miyu farà finta di aver visto qualcosa nel giardino e dirà…Kanata…ho paura dai rimani qui…ma certo Miyu non ci sono problemi…e poi…ahhh…nooo #_# - la furia Christine aveva perso totalmente il controllo e si stava scagliando contro Miyu brandendo ancora il banco… Kanata sapeva che l’unico che poteva fermarla era lui, quindi si alzò e andò in direzione di Miyu…si mise tra le due ragazze e – Christine, non  ti preoccupare, siamo solo cugini, calmati, e poi l’hai vista è una racchia… - mentre disse queste parole Miyu lo osservava pensando ed osservando come lui le dicesse convinto, allora forse era davvero quello che pensava… i suoi pensieri però furono interrotti da qualcosa di molto pesante che le andò a finire addosso…

la professoressa non si era accorta di nulla, così come tutti gli altri compagni di classe che erano impegnati a risistemare(quasi ricostruire) la classe…anche Kanata era impegnato a controllare Christine perché non facesse un'altra sfuriata…sembrava che nessuno più si ricordasse di Miyu…poi all’improvviso come guidato da chissà quale forza magnetica, Kanata si voltò in direzione della cattedra, proprio dove aveva visto Miyu l’ultima volta…lì dove si era presentata, o almeno dove aveva provato a farlo…ora indugiò ancora un po’ lo sguardo e…tragedia, Miyu era a terra!!

Abbandonò qualsiasi cosa stesse facendo e si avvicinò a lei…

Gli altri continuavano nelle loro operazioni… - professoressa!! Professoressa!! Miyu è svenuta!! Posso portarla in infermeria? – Kanata pronunciò queste parole certo, ma non aspettò certo la risposta della professoressa…sapeva che la cosa giusta da fare era portarla in infermeria e lo fece…

Dovette aspettare un po’…la dottoressa gli aveva detto di aspettare fuori, almeno fino a che non avrebbe finito di visitarla, poi fu chiamato ed entrò…

Lei era lì stesa su quel letto con una fasciatura che le copriva la testa e gli occhi…

Gli occhi, si stava davvero preoccupando…possibile che le fosse accaduto qualcosa agli occhi? Se fosse stato così non avrebbe certo perdonato Christine…

Guardò la dottoressa con fare molto interrogativo, ma fu subito rassicurato da quest’ultima che gli disse che era solo una precauzione…che dato che aveva avuto una forte botta sulla testa allora era meglio che almeno per ora rimanga al buoi completo…Kanata non era proprio rassicurato, voleva sentirselo dire da lei che stava bene, non certo da una sconosciuta, anche se si trattava di una dottoressa… - dottoressa, mi scusi, posso rimanere qui finche non si sveglia? – disse allora Kanata intenzionato a non abbandonarla lì…

 - ma caro solo i parenti possono rimanere qui con lei…cerca di capirmi… -

 - appunto, io sono il cugino, lei si è appena trasferita qui, oggi era il suo primo giorno di scuola… -

la dottoressa, forse perché gli aveva creduto, forse perché non aveva voglia di fare polemiche, acconsentì…e una volta data una sedia al ragazzo se ne tornò nel suo studio….

 

Kanata si sedette subito e dopo poco estrasse dalla tasca un piccolo quadernetto di pelle marrone dove in genere annotava quello che gli veniva in mente…da quelle frasi sparse poi lui traeva degli stupendi testi di canzoni…da quando il padre gli aveva regalato quel quadernetto(circe un paio di anni prima) aveva capito che scrivere lì e poi scrivere musiche da poter suonare con la sua chitarra, lo facevano stare meglio…anche chi gli stava intorno se ne era accorto, ma nessuno sapeva il motivo di tali cambiamenti….

Nessuno a parte Santa, il suo migliore amico…solo lui sapeva l’esistenza del suo quadernetto e solo lui sapeva delle canzoni…intendiamoci bene, tutti sapevano che Kanata aveva una chitarra e che sapeva suonare, ma nessuno sapeva che scriveva canzoni…quando suonava in pubblico(il che accadeva raramente, la maggior parte delle volte quando era forzato) si limitava a suonare canzoni già conosciute…stupende, ma già conosciute….

 

Ora tentava di scrivere quello che gli passava nella mente, le sue sensazioni, ma non riusciva a pensare a niente, l’unica sensazione che provava in questo momento era un forte senso di colpa unito a una spiacevole sensazione che non sapeva descrivere…una sensazione simile a quella che provava ogni volta che pensava alla madre prima che morisse, quando era malata… non riusciva a spiegarsi perché ora provasse quelle sensazioni, se ci pensava l’unica risposta che gli veniva era che forse, dato che Miyu per Lou rappresentava una madre, allora se le fosse successo qualcosa…forse si sentiva così perché pensava a cosa avrebbe provato il povero Lou…non lo sapeva, ma non ci voleva neanche pensare….

 

Decise allora di abbandonare l’idea del quadernetto e di alzare lo sguardo… ma non appena lo fece si ritrovò Miyu che dormiva beatamente su quel lettino d’infermeria…non ci poteva credere… no . Non ci voleva pensare. Scrollò la testa e riprese a guardare  davanti a se…quello che vide fu Miyu… Miyu lì stesa sul lettino…lì…


Your skin like porcelain            [traduzione per chi non sa l’inglese a fine capitolo]
One pair of candy lips and
Your bubblegum tongue

 

Queste parole gli uscirono spontaneamente di bocca, era abituato a parlare in inglese, gli piaceva molto, se poteva parlava in inglese e la maggior parte delle sue canzoni erano scritte proprio in questa lingua...

- mh…suonano bene…meglio annotarle…. – guardando Miyu quelle parole gli erano venute così spontaneamente in mente(scusate il gioco di parole)…

“ma perché penso queste cose quando la guardo…non mi era mai capitato di…” mentre pensava queste cose altre parole molto più dolci gli si affollavano alla mente…

 

Something 'bout the way your hair falls in your face
I love the shape you take when crawling towards the pillowcase

 

Tornava a guardarla e la vedeva lì stesa sul letto...”mh..letto…bed…”

 

I'll never let your head hit the bed
Without my hand behind it

 

la sfilza di parole era tornata…

Continua…

 

Note dell’autrice

 

Allora…che ne dite? Comincia a piacervi? Vi prego ditemi qualcosa…. Spero che vi piaccia…ora in mente ho una serie di idee che metterò tutte in questa ff. in soluzione le idee non mi mancano, l’unico problema è che mi vengono così sparse..io le appunto su dei fogli, e mi meraviglio di me stessa, sono bellissime, l’unico problema è che sono per capitoli più avanti, devono succedere prima una serie di cose…cmq voi leggete e commentate, probabilmente più tardi metto un altro capitolo….cmq voi continuate a leggere e a sostenermi e io continuerò più in fretta….

Kiss

Amy

Ps: grazie manu-chan, se non avessi commentato probabilmente avrei postato più tardi…

 

P.P.S: mi ero dimenticata la traduzione…eccola qui…

 

La tua pelle come porcellana

Un paio di labbra caramellose(sarebbe di caramella)

La tua lingua di gomma da masticare(questo rigo fa un po’ ridere)

 

Qualcosa a proposito del modo in cui i tuoi capelli cadono sulla tua faccia

Amo la forma che prendi quando ti appoggi sul cuscino

 

Non lascerò mai cadere la tua testa sul letto(nel senso sarebbe sbattere, però forse è meglio appoggiare)

Senza la mia mano dietro di essa(la testa)

 

Tradotta fa un po’ schifo, se voi la capite anche in inglese, allora non la traduco più, però ditemelo….

CAPITOLO 4

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